2/12/2024
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Sostenibilità nel servizio idrico: da smart city a distretti energetici positivi
Paola Clerici Maestosi, ricercatrice presso ENEA, ci racconta il prossimo passo di innovazione verso una filiera idrica efficiente e sostenibile in termini energetici, economici, sociali e di tutela della risorsa idrica.
Infrastrutture idriche: le sfide
Le attuali infrastrutture e sistemi idrici urbani, per garantire una quantità necessaria di risorsa acqua per la collettività, devono oggi affrontare delle sfide, di non banale importanza, come l’aumento della domanda legata all’aumento della popolazione, perdite idriche e monitoraggio costante legati a una rete idrica vetusta e allontanamento delle acque meteoriche legato ai cambiamenti climatici sempre più radicali. I temi citati sono legati a tre fide principali che i gestori idrici devono affrontare:
Sostenibilità
Resilienza
Efficienza energetica
Smart city: una soluzione di innovazione
Grazie all’implementazione di tecnologie, come IoT, i gestori del servizio idrico, ma anche le altre Utilities, altre imprese e chi deve definire strategie urbane, hanno l’opportunità di gestire le città e le infrastrutture urbane in maniera intelligente: raccolta massiccia di dati e informazioni attraverso cui, è possibile monitorare parametri critici e prevedere la domanda futura. Questo consente di configurare una gestione ottimale della risorsa idrica, rilevando in maniera puntuale eventuali perdite idriche nella rete e promuovendo un uso più sostenibile della risorsa.
Distretto energetico positivo: il prossimo passo
Implementare tecnologie di nuova generazione, come i modelli di Intelligenza artificiale, significa, per i gestori idrici e le imprese, espandere il concetto di “smart city” a favore di una visione sull’intero processo, piuttosto sul dettaglio. Dal 2020, infatti, si è iniziato a parlare di “distretto”, ovvero aree urbane (definite da caratteristiche simili e non dal singolo comune) energeticamente positive. Cosa significa? Stiamo parlando di aree efficienti in grado di produrre energia rinnovabile locale più di quanta ne venga consumata, ma producono anche emissioni vicini allo zero. La grande opportunità da cogliere per il servizio idrico, in questo nuovo contesto, è quella di gestire le diverse infrastrutture in maniera personalizzata (a seconda delle caratteristiche della singola frazione di rete) e puntale. Questo, rappresenta una grande efficienza del servizio in termini di resilienza e sostenibilità a 360°, quindi sociale, economica ed energetica. Stiamo parlando di un progetto di innovazione che prevede la realizzazione di distretti energetici positivi entro il 2030 o 2050.
Ma quali sono gli elementi importanti in questo contesto innovativo?
- Economia circolare In che termini gli scarti possono essere utilizzati per stimolare l’economia circolare?
- Carbon Footprint Quanta Co2 viene emessa nell’atmosfera per trattare le acque e gestire il servizio?
- Efficienza energetica Quanta energia viene consumata per i trattamenti delle acque?
Lavorare non solo sull’innovazione del componente, ma soprattutto sull’innovazione di processo diventa strategico per le città che, per quanto riguarda gli aspetti energetici, saranno chiamate a lavorare su una dimensione al di fuori del perimetro limite della città vicina a una scala nazionale.
Paola Clerici Maestosi, ENEA
Digital asset management nel servizio idrico
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