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News | 14/1/2025

Cos’è e come funziona il contatore bidirezionale?

Da quando la transizione energetica ha contemplato l’utilizzo di tecnologie con cui è possibile anche produrre l’energia e non solo prelevarla dalla rete, è cambiata la concezione classica di rete, che adesso prevede diverse tipologie di impianti, specie nell’ambito dell’energia elettrica. In quest’ultimo caso, l’utente che possiede, ad esempio, un impianto fotovoltaico, oltre ad assorbire l’energia elettrica dalla rete per alimentare i propri elettrodomestici, può cedere la propria verso la rete elettrica. In questi casi, il contatore elettrico che la sua abitazione utilizzerà per misurare i flussi di energia elettrica sarà detto ‘bidirezionale’.

Cos’è il contatore bidirezionale?

Il contatore bidirezionale è un dispositivo di misurazione avanzato che può registrare sia l'energia elettrica prelevata dalla rete sia quella immessa. È diventato particolarmente importante con la diffusione dei sistemi di produzione di energia rinnovabile domestica, come i pannelli fotovoltaici.

Nelle circostanze più tradizionali, fino ai primi smart meter, gli utenti della rete elettrica disponevano di un contatore, gergalmente chiamato contatore ‘passivo’, collegato per misurare i relativi consumi. Con il contatore monodirezionale, l’utente poteva verificare soltanto la quantità di energia consumata. Tuttavia, grazie al rollout massivo con i contatori elettrici di prima e seconda generazione, le case di tutti gli utenti dispongono oggi di un nuovo contatore in grado di misurare sia l’energia prelevata dalla rete che quella immessa, dopo essere stata prodotta.

Ciò accade perché, oggi, un utente può essere anche produttore, oltre che fruitore, di energia elettrica, in quanto possessore, ad esempio, di un impianto fotovoltaico. In questo caso, il suo impianto elettrico cambia radicalmente, consentendogli di cedere l’energia prodotta verso la rete. Inoltre, non è rara la circostanza in cui si verifichi un surplus di produzione, in cui una parte dell’energia prodotta finisce nella rete pubblica, dando vita al cosiddetto ‘scambio di energia’. Per gestire tale scambio, gli utenti devono possedere di un meter elettrico capace di misurare l’energia consumata e immessa in rete, ovvero un contatore bidirezionale.

Come funziona il contatore bidirezionale?

Il funzionamento del contatore elettrico bidirezionale è così basato:

  • quando gli utenti consumano energia dalla rete (ad esempio di notte o quando il consumo supera la produzione), il contatore registra l'energia in entrata;
  • quando l’impianto produce più energia di quella che viene consumata (tipicamente nelle ore di sole per il fotovoltaico), il surplus viene immesso in rete e il contatore registra anche l'energia in uscita, oltre a quella prelevata.

Quindi, i dati memorizzati nel contatore seguono due direzioni. Nel primo caso, le misure dell’Energia Prelevata dalla rete elettrica, ovvero i consumi, vengono utilizzati per la fatturazione. I totalizzatori dell’Energia Immessa in rete, invece, verranno trasmessi anche al GSE per calcolare gli incentivi.

È possibile capire meglio le due casistiche attraverso degli esempi. Immaginiamo che nelle nostre case sia installato un impianto fotovoltaico, gli scenari possibili sono, chiaramente, due:

  • la produzione di energia elettrica da parte dell’impianto non è sufficiente a coprire i consumi. In questo caso, bisogna ricorrere alla rete elettrica e l’energia sarà contabilizzata come prelevata ed inserita in bolletta;
  • la produzione di energia elettrica eccede i consumi. In questa seconda circostanza, l’impianto produce una quantità elevata di energia elettrica l’energia a disposizione è superiore a quella necessaria. Quella in eccesso non viene, ovviamente, consumata e viene ceduta alla rete, contabilizzata come Energia Immessa. L’energia ceduta alla rete non verrà fatturata in bolletta, ma verrà pagata dal GSE al produttore, in questo caso il nostro possessore di impianto fotovoltaico.

Quali sono i vantaggi del contatore bidirezionale?

Oltre alla misura dell’energia prelevata e consumata, le funzioni del contatore bidirezionale sono diverse e costituiscono vantaggi non indifferenti per chi lo utilizza al massimo del suo potenziale. Il contatore bidirezionale, infatti:

  • permette lo scambio dell’energia sul posto;
  • consente di monitorare con precisione sia i consumi che la produzione;
  • è fondamentale per il calcolo corretto dei conguagli energetici;
  • facilita la gestione delle tariffe biorarie;
  • è essenziale per accedere agli incentivi per le energie rinnovabili.

In Italia, il modello più diffuso è il contatore digitale di ultima generazione, che oltre alla bidirezionalità offre funzioni smart come:

  • lettura a distanza;
  • monitoraggio in tempo reale dei consumi;
  • gestione da remoto di diverse funzioni base.
Sostenibilità

Per chi ha un impianto fotovoltaico o sta pensando di installarlo, il contatore bidirezionale è un elemento indispensabile. Viene installato dal gestore della rete elettrica (in genere gratuitamente) al momento dell'attivazione dell'impianto di produzione. Da notare che questi contatori stanno diventando sempre più sofisticati, con l'integrazione di funzionalità smart home e la possibilità di gestione tramite app, rappresentando un tassello fondamentale nella transizione verso una rete elettrica più intelligente e sostenibile.

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