Gli smart meter 2G rappresentano un passo avanti significativo nella gestione dell'energia elettrica, offrendo vantaggi sia agli utenti che ai fornitori. La capacità di fornire dati più dettagliati e, in alcuni casi addirittura in tempo reale, permette a distributori e utenti finali di conoscere i consumi di energia nel dettaglio e real time. Una rivoluzione vera e propria, in un mondo che richiede sempre maggiore sensibilità rispetto all’uso di energia in qualunque contesto.

I contatori 1G

Facciamo, però, un passo indietro e poniamo la lente di ingrandimento sui contatori di prima generazione, al fine di comprendere meglio le differenze con gli smart meter 2G.

Dopo la prima normativa datata 1998, nella quale ARERA apriva allo sviluppo dello smart metering in Italia nei dieci anni a seguire, la prima fase di spontaneo rollout fu avviata nel 2001 da Enel (che la completò nel 2006), ACEA e ASM. Nel 2007, poi, in seguito alla delibera 292/06 che aveva reso obbligatorio lo smart metering elettrico in tutta Italia, i distributori che non avevano ancora avviato le installazioni dei misuratori elettronici si sono adoperati per ottemperare ai nuovi obblighi normativi. Nel 2011, quindi, le utenze dello stivale intero potevano contare sul supporto degli smart meter elettrici di prima generazione.

I principali e immediati effetti positivi dello smart metering 1G sono stati:

• disponibilità di letture mensili effettive (telelettura);
• attivazione e disattivazione senza intervento in campo (telegestione);
• riduzione di costi (prevenzione allacci abusivi e frodi, costi di lettura, …);
• altre potenzialità: riduzione della potenza in caso di morosità (15% potenza disponibile), modifica delle condizioni di fornitura da remoto (aumenti e diminuzioni di potenza).

Il rilevante impatto sulle attività era evidente già più di dieci anni fa. Lo smart metering di prima generazione aveva già mostrato il suo enorme potenziale e aveva consegnato a distributori, venditori e utenti finali un servizio migliore a 360°, grazie alla gestione più efficiente dei processi alla mole di dati recuperata dai contatori intelligenti. Tuttavia, gli smart meter 1G non erano esenti da limiti. Innanzitutto, la profondità dei dati, per quanto rivoluzionaria rispetto al recente passato, non aveva ancora raggiunto la sua massima espressione. Il dettaglio mensile era un grande passo in avanti, ma si riconoscevano già allora margini di miglioramento per aumentare la consapevolezza dei consumi per gli utenti finali. Inoltre, gli smart meter di prima generazione facevano perno su una sola tecnologia di comunicazione, la Power Line Communication, con pro e contro di quanto ciò comportasse.

La seconda generazione di smart meter

Le indicazioni arrivate dall’Europa nel 2014 hanno cambiato ulteriormente il modo di concepire e gestire i processi di misura. La Direttiva UE 2014/32/UE sull’efficientamento energetico, infatti, richiedeva una maggiore efficienza dei contatori smart, nonché la possibilità, per i clienti finali, di accedere ai dati di consumo in qualsiasi momento. Con lo scenario tecnologico del momento, tuttavia, non era ancora possibile accedere a tale upgrade e le autorità nazionali, nonché le aziende distributrici stesse, hanno preparato il campo per l’ingresso di una nuova tecnologia, i contatori smart di seconda generazione.

Edyna, un caso di successo

L’Italia è stata uno dei primi Paesi nel mondo ad intraprendere la transizione verso lo smart metering elettrico seconda generazione (2G). Dopo la base della definizione delle specifiche da parte di ARERA, i distributori hanno avviato il Piano di messa in servizio della piattaforma 2G e dei contatori di seconda generazione e, dopo Enel, il primo distributore italiano a sostituire i contatori 1G con quelli 2G è stato Edyna.

La prima fase del progetto di rollout degli smart meter 2G da parte di Edyna ha richiesto l’abilitazione del sistema di gestione remota, già attivo per i misuratori 1G, alla seconda generazione di contatori. Successivamente, l’azienda distributrice ha esteso l'uso della piattaforma ai contatori 2G, permettendo la gestione simultanea di contatori di prima e seconda generazione all'interno di una nuova infrastruttura.

Un progetto ambizioso, quindi, anche se necessario, che Edyna ha potuto condurre con successo grazie al supporto dei nostri software.