Software for sustainable cities
Terranova Logo
  1. News>
  2. Commento Normativo Delibere Arera 43 2025 R Rif E 56 2025 R Rif
Approfondimenti | 14/3/2025

Commento normativo | Delibere ARERA 43/2025/R/rif e 56/2025/R/rif

Ambiente.it commento normativo Delibere ARERA 43/2025 e 56/2025

Delibera 43/2025/R/rif

CHIUSURA DELL’INDAGINE CONOSCITIVA AVVIATA CON DELIBERAZIONE DELL’AUTORITÀ 41/2024/R/RIF, SUI CRITERI DI ARTICOLAZIONE DEI CORRISPETTIVI APPLICATI NEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI

Con la delibera 43/2025/R/rif ARERA espone i risultati evidenziati dall'indagine conoscitiva sui criteri di articolazione dei corrispettivi applicativi nel servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Ne emergono situazioni differenti a livello nazionale ed una correlazione tra tipologia di corrispettivo applicato e percentuale di raccolta differenziata.

TASSO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PER REGIME DI PRELIEVO

PERCENTUALE DI POPOLAZIONE SERVITA IN FUNZIONE DEL REGIME DI PRELIEVO

I dati raccolti sembrano confermare la tariffa puntuale quale strumento efficace per orientare il comportamento degli utenti verso la raccolta differenziata, insieme alla riduzione della quantità di RUR. In particolare, si osserva un incremento significativo della percentuale dei rifiuti differenziati conferiti dalle utenze negli ambiti gestiti in regime di Tariffa Corrispettiva Puntuale.

La relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva sui criteri di articolazione dei corrispettivi applicati nel servizio di gestione dei rifiuti urbani contiene diverse raccomandazioni per migliorare l’efficacia, l’equità e la sostenibilità del sistema tariffario. Le principali raccomandazioni sono:

1. Promozione della Tariffazione Puntuale

La tariffazione puntuale (TCP e TARIP) è ritenuta il metodo più equo ed efficace per applicare il principio "chi inquina paga", incentivando la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata. Tuttavia, il passaggio a questi sistemi è ancora limitato, pertanto si suggerisce:

  • Espandere la tariffazione puntuale, rendendola obbligatoria in determinati contesti territoriali o per specifiche categorie di utenza.
  • Favorire incentivi economici e normativi per i Comuni che adottano sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti.
  • Armonizzare le modalità di applicazione per evitare forti disomogeneità territoriali e garantire equità tra i cittadini.

2. Maggiore Omogeneità nelle Tariffe su Area Vasta

L’indagine ha evidenziato un’estrema frammentazione dei criteri di articolazione tariffaria, con forti disomogeneità tra Comuni vicini o appartenenti allo stesso bacino. Per migliorare il sistema l'autorità raccomanda:

  • Superare la frammentazione tariffaria e favorire un’omogeneizzazione delle tariffe a livello di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO).
  • Attribuire un ruolo più centrale agli EGATO (Enti di governo degli ATO) nell’approvazione delle strutture tariffarie, riducendo il peso delle singole amministrazioni comunali.
  • Definire linee guida nazionali per garantire maggiore coerenza nella ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche.

3. Revisione della Struttura della Tariffa

Attualmente, la maggior parte delle tariffe segue un modello trinomio (quota fissa, quota variabile presuntiva e quota variabile puntuale), ma emergono modelli più avanzati (quadrinomia e altre articolazioni più flessibili). Si suggerisce:

  • Superare il criterio della superficie per il calcolo della tariffa, introducendo parametri più rappresentativi dell’effettiva produzione di rifiuti.
  • Introdurre componenti tariffarie più personalizzate, ad esempio legate all’uso di specifici servizi (ritiro ingombranti, accesso ai centri di raccolta).
  • Riconoscere premialità per le buone pratiche, come il conferimento nei centri del riuso, la riduzione del rifiuto urbano residuo (RUR) e il compostaggio domestico.

4. Potenziamento degli Strumenti di Misurazione e Controllo

L’efficacia della tariffazione puntuale dipende dalla capacità di misurare con precisione i rifiuti conferiti. Si raccomanda:

  • Migliorare le tecnologie di identificazione e misurazione, favorendo l’adozione di contenitori con microchip, sacchi con codici univoci o sistemi di pesatura.
  • Rendere più stringenti i requisiti per la misurazione puntuale, riducendo le deroghe per metodi semplificati che potrebbero distorcere il principio "pay-as-you-throw".
  • Monitorare e contrastare fenomeni di abbandono dei rifiuti, utilizzando telecamere, ispezioni e sistemi di tracciabilità per individuare conferimenti anomali.

5. Incentivi per l’Economia Circolare e la Riduzione dei Rifiuti

Oltre alla raccolta differenziata, è necessario incentivare la riduzione complessiva della produzione di rifiuti e il riutilizzo dei materiali. Si suggerisce:

  • Promuovere politiche di prevenzione, come riduzioni tariffarie per chi adotta comportamenti virtuosi (ad esempio, uso di pannolini lavabili, riduzione degli imballaggi).
  • Sviluppare reti di Centri del riuso, per facilitare la circolazione di beni usati e ridurre lo smaltimento di materiali ancora riutilizzabili.
  • Incentivare pratiche di compostaggio domestico con agevolazioni tariffarie per chi gestisce in autonomia i rifiuti organici.

6. Revisione del Metodo di Calcolo dei Costi e delle Tariffe

Attualmente, il metodo di calcolo delle tariffe si basa sul d.P.R. 158/99, che presenta alcuni limiti. Si raccomanda:

  • Aggiornare il quadro normativo, adattandolo meglio al contesto attuale e alle nuove tecnologie di misurazione.
  • Rivedere i coefficienti di calcolo delle tariffe, rendendoli più flessibili e aderenti ai costi reali del servizio.
  • Introdurre meccanismi di perequazione per evitare disparità tariffarie troppo elevate tra Comuni con servizi simili.

7. Educazione e Comunicazione agli Utenti

Il successo di un sistema tariffario equo e sostenibile dipende anche dalla consapevolezza dei cittadini. Si raccomanda:

  • Campagne informative sui benefici della tariffazione puntuale, per spiegare come il sistema incentivi comportamenti virtuosi.
  • Maggiore trasparenza nelle bollette, affinché gli utenti possano capire chiaramente come vengono calcolati i costi e quali fattori incidono sulla loro tariffa.
  • Promozione di best practices, mostrando esempi concreti di Comuni che hanno ottenuto miglioramenti significativi grazie a politiche tariffarie innovative.

Delibera 56/2025/R/rif

AVVIO DI PROCEDIMENTO PER LA DEFINIZIONE DI PRIMI CRITERI DI ARTICOLAZIONE TARIFFARIA APPLICATA AGLI UTENTI DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI

A seguito dei risultati dell'indagine conoscitiva sui criteri di articolazione dei corrispettivi applicativi nel servizio di gestione dei rifiuti urbani l'Autorità ha ritenuto necessario avviare un procedimento volto alla definizione di una disciplina di primo riordino in materia di articolazione dei corrispettivi nel servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Inoltre opportuno prevedere che tale procedimento persegua le finalità di: i. rafforzare la coerenza al principio PAYT attraverso la definizione di criteri maggiormente adeguati al nuovo contesto e al raggiungimento dei target europei di economia circolare; ii. ridurre l’eterogeneità nell’articolazione dei corrispettivi, introducendo regole uniformi volte a prevenire distorsioni e disallineamenti tariffari; iii. valorizzare le attività di misura (la cui diffusione appare ancora limitata sul territorio nazionale e concentrata soprattutto nei contesti più avanzati, con l’emergere di un divario tra le diverse aree del Paese) quale presupposto per promuovere la digitalizzazione e lo sviluppo del settore, nonché il coinvolgimento attivo e la partecipazione consapevole di tutti i componenti del sistema di gestione dei rifiuti;

Di conseguenza:

di avviare un procedimento per la definizione di un intervento di primo riordino in materia di articolazione dei corrispettivi nel servizio di gestione dei rifiuti urbani;
di sottoporre il procedimento di cui sopra all’applicazione dell’analisi di impatto della regolazione (AIR), anche con modalità semplificate, per gli aspetti più rilevanti;
di individuare il responsabile del procedimento di cui al precedente punto 1. nel Direttore della Direzione Tariffe e Corrispettivi Ambientali (DTAC), conferendo, al medesimo, mandato per l'acquisizione di tutti i dati, le informazioni e gli elementi di valutazione utili per la predisposizione di uno o più documenti di consultazione in relazione alla tematica in oggetto, nonché per lo svolgimento degli approfondimenti ritenuti necessari in relazione alle esigenze di conduzione e sviluppo del procedimento, anche convocando incontri tecnici e focus group con gli stakeholders;
di individuare nel 31 luglio 2025 il termine per la conclusione delle attività di cui al precedente punto 1.

Delibera 11 febbraio 2025 43/2025/R/rif

Chiusura dell’indagine conoscitiva, avviata con deliberazione dell’Autorità 41/2024/R/rif, sui criteri di articolazione dei corrispettivi applicati nel servizio di gestione dei rifiuti urbani

Scopri di più

Delibera 18 febbraio 2025 56/2025/R/rif

Avvio di procedimento per la definizione di primi criteri di articolazione tariffaria applicata agli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani

Scopri di più

Potrebbe interessarti anche...

ambiente logo

28/10/2024

Strumenti smart per gli operatori sul territorio nella gestione dei rifiuti

Leggi di più
ambiente logo

3/10/2024

Nasce DNA Ambiente: un ecosistema digitale per la gestione ambientale

Leggi di più
Condividi Facebook Whatsapp
Contattaci

Contatti

Ti abbiamo incuriosito? Scrivici!

Saremo felici di approfondire le tue necessità e capire come possiamo diventare il partner ideale per le esigenze di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità del tuo business.