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News | 3/10/2024

Nasce DNA Ambiente: un ecosistema digitale per la gestione ambientale

Soluzioni digitali per il Waste management, nasce il nuovo polo industriale DNA Ambiente

Grazie a sistemi di identificazione, app e software potenziati da cartografia e AI, punta a un “reload” della filiera dei rifiuti urbani

Rendere misurabile e certificabile da remoto l’attività di compostaggio domestico svolta dagli utenti. Ottimizzare in automatico i percorsi dei mezzi di raccolta dei rifiuti, riducendo il chilometraggio e le emissioni di CO2. Calcolare in modo più equo la tariffa rifiuti, grazie a innovativi contenitori dotati di un TAG in grado di comunicare a distanza a una “control room” la reale produzione di rifiuti di ogni utenza, potenziando il processo con l’intelligenza artificiale.

In altre parole: offrire ai cittadini servizi e strumenti che li mettano in condizione di svolgere la raccolta differenziata in modo più facile, preciso e vantaggioso, rendere più efficienti i processi di gestione ambientale e consentire una piena compliance alle più recenti prescrizioni ARERA.

Rendiamo possibile tutto questo grazie alla digitalizzazione: una sola parola, che ha in sé il potenziale per rivoluzionare la gestione dei rifiuti urbani – dalla raccolta al riciclo – traghettandola verso un futuro di maggior sostenibilità ambientale, economica e sociale. Ne hanno discusso il 2 ottobre a Milano rappresentanti istituzionali, normatori e stakeholder, nell’ambito di un evento con un titolo che è già tutto un programma: “Waste Reloaded”. 

UN NUOVO ECOSISTEMA DIGITALE PER LA GESTIONE AMBIENTALE

L’iniziativa è stata l’occasione per annunciare la nascita di un nuovo polo industriale, frutto della nostra integrazione con Sartori Ambiente, Arcoda, Junker e HPA. Si chiama DNA Ambiente e, come allude il nome, si ispira al codice nel quale sono contenute tutte le informazioni alla base dell’unicità e della comunanza tra esseri viventi. Questa realtà vanta già 10 anni di collaborazione interaziendale e parte con un “bagaglio” di oltre 2500 amministrazioni locali servite, 23 milioni di cittadini raggiunti dai servizi, 1 bolletta Tari su 5 in Italia calcolata con i suoi software e più di 200mila conferimenti gestiti nei centri di raccolta ogni anno.

Le opportunità offerte dalla nostra attuale tecnologia possono avere una grande applicazione nel settore ambientale. Per questo abbiamo avuto l’intuizione di aggregare sotto un unico cappello competenze, esperienze e soluzioni, creando un vero e proprio ecosistema che offre al settore un’automazione completa. La nostra proposta costituisce la base degli strumenti necessari per una vera e propria rivoluzione digitale, in forte discontinuità con il passato, che permetterà agli operatori del settore ambientale di raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità, richiesti a gran voce dalla comunità e dalle nuove generazioni. Alessandro Vistoli, CEO di Ambiente.it.

L’attenzione ai valori ambientali e sociali è al centro di questo progetto, che infatti ha dato a Luca De Biase, direttore di NOVA24, il compito di avviare i lavori del “Waste Reloaded” con uno speech ispirazionale, dedicato all’importanza di “innovare l’innovazione”.

Il cambiamento fondamentale è che, mentre in passato l’innovazione poteva esistere semplicemente per cambiare le cose, affrontando le conseguenze successivamente, oggi dobbiamo pensare in modo sistemico. Le conseguenze devono essere in qualche modo previste, o almeno giuste e positive, perché nel sistema che vogliamo innovare tutto è interconnesso

DIGITALIZZAZIONE: UN OBIETTIVO EUROPEO

Si tratta di un obiettivo strategico perfettamente in linea con le indicazioni che arrivano dall’UE. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, infatti, le tecnologie digitali – che, seppur con una certa disomogeneità, stanno emergendo in Europa – sono assolutamente cruciali per una più efficiente gestione dei rifiuti, in ottica di maggiore circolarità e sostenibilità. 


Anche tra le misure introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito dell’economia circolare vi è una specifica linea di intervento per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. In questo contesto, sono state selezionate proposte volte a sviluppare modelli di raccolta differenziata basati sulla digitalizzazione dei processi, sull’efficientamento dei costi, sulla razionalizzazione e semplificazione dei flussi di rifiuti urbani prodotti, contribuendo così a un incremento significativo delle quote e della qualità della raccolta differenziata. Stefano Laporta, presidente di ISPRA

PORTARE L’ECCELLENZA ITALIANA NEL MONDO

L’ambizione del nuovo polo, uno dei più grandi in Italia, è rendere le proprie soluzioni integrate per il waste management davvero alla portata di tutti gli utilizzatori: dai più piccoli Comuni alle multiutility che servono bacini da centinaia di migliaia di abitanti. L’obiettivo di medio-lungo termine ha un orizzonte ancora più ampio. Lo svela Cristiano Nardi, presidente esecutivo di Pietro Fiorentini, la società capogruppo di tutte le aziende DNA Ambiente:

Le aziende di DNA ambiente rappresentano oggi delle eccellenze italiane. Essendo un gruppo internazionale, che opera in oltre 100 mercati, puntiamo a portare queste soluzioni d’eccellenza in tutto il mondo. Allo stesso tempo ci piacerebbe arricchire il nostro ecosistema digitale, trovando, anche al di fuori dell'Italia, ulteriori integrazioni con realtà che condividano i nostri stessi valori. 
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