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Approfondimenti | 12/11/2024

Sostenibilità nel servizio idrico: gli investimenti

Servizio Idrico Integrato Sostenibilità Digitalizzazione E Investimenti Pnrr

Andrea Cappelli, Dirigente Area Pianificazione e Controllo di Autorità Idrica Toscana ci racconta i progetti su cui deve investire il servizio idrico per limitare la siccità ed abilitare la sostenibilità.

Il servizio idrico investe: alcuni dati

Negli ultimi anni, il mondo delle Utilities ha intrapreso la strada verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Agenda 2030, obiettivi che, quindi, hanno come ideale un pianeta sostenibile, sia in termini ambientali, sia in termini economici e sociali. Infatti, aziende e istituzioni stanno inserendo il tema della sostenibilità come uno dei pillar su cui basare le azioni e le strategie da compiere e da portare avanti nel breve e lungo periodo. Questo, è dimostrato dal numero degli investimenti che ha interessato gli ultimi due anni e che è destinato a crescere per i prossimi sei anni fino al 2029: solamente nel territorio toscano, i gestori del servizio idrico hanno investito circa 320 milioni di euro nel 2022, mentre hanno investito quasi 400 milioni di euro nel 2023 in acquedotto, fognatura e depurazione (Andrea Cappelli, Autorità Idrica Toscana, 2024). Alcune numeriche rilevanti da sottolineare, tuttavia, riguardano gli investimenti lordi nel contenimento delle perdite, nelle infrazioni comunitarie sulla depurazione (macro-indicatore ARERA Preq3) e nuove tecnologie nel 2023:

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Euro investiti nel contenimento delle perdite idriche

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Euro investiti in infrazioni comunitarie

Fonte: Autorità Idrica Toscana, 2024

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Euro investiti in altre azioni, tra cui la transizione digitale

Gli investimenti del settore idrico sul contenimento delle perdite e su altre azioni, come la digitalizzazione dei processi, sono stati riconfermati per i prossimi sei anni per un totale di 2,6 miliardi di euro (Andrea Cappelli, Autorità Idrica Toscana, 2024). All’interno di questi sono stati approvati anche gli investimenti sul miglioramento del servizio di depurazione (macro-indicatore ARERA M6).

PNRR e servizio idrico: la spinta verso l’efficienza

Abilitare un servizio idrico digitalizzato, efficiente e sostenibile rappresenta uno degli obiettivi principali da raggiungere nel breve periodo: questo lo dimostrano i 300 milioni di euro stanziati dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per interventi, da terminare entro il 2026, che interessano i fanghi di depurazione (+34 milioni di euro), le infrastrutture strategiche per mettere in sicurezza l’approvvigionamento idrico (+53 milioni di euro), la gestione e il contenimento delle perdite idriche (+170 milioni di euro) e, infine, fognatura e depurazione (+39 milioni di euro). Il sostegno da parte del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per le Utilities idriche rappresenta una spinta fondamentale e non di poco conto da sfruttare per abilitare un servizio idrico ideale che garantisce acqua per la collettività. 

Il valore del contributo PNRR per il servizio idrico

Digitalizzazione dei processi

Raggiungimento degli obiettivi tassonomici

Efficienza e resilienza del servizio idrico

Autorità Idrica Toscana: i progetti in corso

I progetti da finanziare che la Regione Toscana ha presentato per il piano PNISSI sulla resilienza ed efficienza del servizio idrico, soffermandosi maggiormente sul tema della siccità, raggiungono un gran numero.


  • Il masterplan riguarda un modello degli acquedotti toscani in grado di simulare l’effetto degli interventi strategici in termini di soddisfazione della domanda. Questo, verificando il consumo dell’energia elettrica, il costo di produzione e il miglioramento della qualità dell’acqua.
  • Con l’obiettivo di guidare il gestore idrico in una scelta consapevole degli investimenti (quanto e in cosa investire), Autorità Idrica Toscana ha progettato GEOQT, il geodatabase delle prestazioni di servizio sul territorio. Si tratta di un cruscotto alimentato dai Macro indicatori di qualità tecnica che permette di confrontare le prestazioni dei gestori e analizzare, per il singolo territorio, le principali criticità su cui investire.


Quali sono i prossimi temi su cui il servizio idrico deve investire per abilitare la sostenibilità?


  • Efficienza tecnica ed energetica mediante, anche, la digitalizzazione del servizio e l’ottimizzazione dei processi di Asset Management.
  • Modello di acquedotti in grado di simulare l’effetto degli interventi strategici in termini di soddisfazione della domanda e prestazioni per incrementare la resilienza dei sistemi di approvvigionamento
  • Riutilizzo delle acque reflue depurate
  • Efficienza fognaria per contenere l’inquinamento, ridurre le infiltrazioni o per la possibilità di gestire le acque meteoriche
  • Autoproduzione di energia 


La riduzione delle perdite acquedottistiche in 6 anni ha permesso di prelevare dall’ambiente un quantitativo ridotto di 41 milioni di mc

Andrea Cappelli, Autorità Idrica Toscana

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